“Sono un veterano ormai di ‘Culla di Spago’. Che dire? Sono un uomo di poche parole, a me piacciono i fatti. E tanti, belli e meno belli, ne potrei raccontare. Il mio cuore gioisce ogni volta che un bambino piccolo, piccolissimo mi apre le braccia e sorridendo mi chiama e mi viene incontro; oppure quando una mamma mi dice che il suo bimbo mi stava aspettando da tempo perché voleva giocare con me. In quelle occasioni dimentico i miei anni, ritorno bambino, gioco, mi diverto, forse più di loro, e per questo li ringrazierò sempre. Dentro di me custodisco gelosamente i ricordi e i visi di tutti e non dimenticherò nessuno, anche perché mi aiutano a vivere meglio.”

“Spesso si legge o si sente dire che fare il "volontario" fa bene. Infatti, fare del bene è utile sia a chi lo riceve, ma anche e soprattutto a chi lo fa. Sono approdata agli inizi dello scorso anno all'associazione di volontariato ‘La Culla di Spago’ dopo un lungo e doloroso periodo della mia esistenza. Con l'aiuto delle mie nuove amiche è così iniziato il mio percorso di formazione di ‘cura degli altri’, ma in definitiva di ‘cura di me’. Quando mi sento sola e triste mi sovvengono subito in mente i visi dei nostri bimbi che, pur nelle sofferenze, continuano ad avere ancora voglia di ridere e giocare; rifletto sul coraggio dei loro genitori ed in particolare delle mamme che, con la fierezza di vere ‘leonesse’, sanno rendere un posto asettico come l'Ospedale, qualcosa di simile ad una casa.”

“Tu per noi sei famiglia! - con queste parole un papà mi ha salutata prima di tornare finalmente a casa insieme a sua moglie e alla loro bambina. Ma che cos'è famiglia? Famiglia è legame, quotidianità, condivisione, affetto. È una casa fatta di persone che ci mettono del proprio per contribuire a un equilibrio. Famiglia è quello che trovo ogni mattina, quando vado a lavorare e incontro i volontari della Culla di Spago, ognuno col suo vissuto, col suo punto di vista, con qualcosa da aggiungere alla giornata. Famiglia sono bambini e genitori, con le loro storie, le loro diversità, il loro coraggio e le loro fragilità. Famiglia sono i medici, gli infermieri e tutte le figure professionali che lavorano nella nostra Clinica e che condividono quel pezzo di giornata impegnandosi al meglio affinché ogni cosa funzioni, esattamente come dovrebbe succedere in ogni casa. Per una porzione di vita, in un modo o nell'altro, tutti noi ci ritroviamo a vivere insieme la quotidianità, gli imprevisti, le gioie, i dubbi. Muovendoci negli stessi spazi, chiedendo e dando aiuto, giocando, discutendo, scambiandoci ricette, opinioni, salutando e accogliendo chi va via e chi arriva. Credo che sia naturale, quindi, per chiunque entri in questa Pediatria, a prescindere dal ruolo specifico, dare il meglio di sé nelle piccole come nelle grandi prove. In questo modo ogni cosa fatta bene sarà cosa buona non solo per uno, m per tutti: tutti i componenti di questa grande famiglia.”